A Carnevale ogni scherzo vale: quest’anno lo scherzo ce l’ha fatto il Covid-19 e le manifestazioni ad esso inerenti purtroppo salteranno. La tradizione del carnevale a Bussolengo parte da lontano, ripercorriamo insieme la sua storia.
Il carnevale a Bussolengo nell’1800
Tanti tanti anni fa a Bussolengo vi era l’usanza di “maridar le butele” nei giorni del 28 febbraio e del primo marzo. Gruppi di ragazzotti erano soliti girovagare per i casolari cantando negli imbuti e suonando campanelli e tamburi. Quella che cantavano era una canzonetta dedicata alle ragazze del paese che spesso non veniva apprezzata tanto da far nascere liti fra i parenti della ragazza e i giovanotti.
Risalgono al 1805 le prime notizie sulle tradizioni carnevalesche del paese. In questo stesso anno alcuni ragazzi fecero richiesta al comune di poter andare in giro mascherati. Bussolengo contribuiva inoltre alle sfilate del “Carnevale del Gnocco”, il famoso carnevale veronese. Da alcuni documenti datati 1806 si legge che il Prefetto di Verona aveva chiesto al comune di Bussolengo 12 cavalli con sella e briglie proprio per le sfilate del “Venerdì Gnocolar”.
Il Carnevale a Bussolengo ai tempi della guerra
Negli anni a ridosso della Seconda Guerra Mondiale e nell’immediato dopoguerra a Bussolengo le manifestazioni legate al carnevale si limitavano a qualche brigata di ragazzotti che giravano qua e là per le contrade del paese indossando abiti laceri e vecchi con il volto annerito col nerofumo.
Carnevale negli anni ’60
Le prime vere e proprie sfilate di Carnevale cominciarono ad essere organizzate non prima della fine degli anni sessanta, quando ci fu il miracolo economico locale.
Le manifestazioni del Carnevale comprendevano cortei di carri allegorici, con la sfilata delle maschere o gruppi provenienti dai paesi vicini.
La prima sfilata che si ricorda è quella del 1967. Fu messa in piedi da un gruppo di giovani che avevano creato la maschera del “Maraja” usando abiti arabi che avevano comperato durante un viaggio in Marocco.
Fu negli anni successivi che comparvero i primi veri e propri carri. Dell’organizzazione si occupava un comitato di volontari. Al termine del corteo veniva offerta alla cittadinanza una maccheronata. Si dice che per l’occasione in alcuni anni furono necessari anche cinque quintali di maccheroni. La sfilata si snodava lungo le principali vie del paese e arrivò a comprendere anche 33 carri.
Il carnevale oggi
La sfilata dei carri è una tradizione che si è tramandata di generazione in generazione e che si è mantenuta anche negli anni correnti. Solitamente viene organizzata nel primo pomeriggio di una domenica di febbraio. Al corteo partecipano figuranti provenienti da Verona e provincia con i propri carri e con la banda del paese.
Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, la sfilata sarà rimandata.
…e che scherzo!😔