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Luca Scolari, un giovane scrittore per Bussolengo

Luca Scolari E L'aquila Di Segimer

Luca Scolari, classe ’87, ha sempre amato la lettura e le storie, ma mai avrebbe pensato di mettere la propria firma su un libro scritto da lui. Eppure, nel 2018, ha pubblicato L’aquila di Segimer, un romanzo la cui storia viaggia tra il genere storico e quello fantastico, immaginando un passato tutto suo.

Ecco l’intervista allo scrittore Luca Scolari, bussolenghese doc, che ha risposto alle nostre domande con disponibilità ed entusiasmo.  

L’intervista

Grazie per aver accettato di fare quest’intervista con itBussolengo. Innanzitutto, mi piacerebbe che ti presentassi brevemente, raccontaci un po’ di te in generale.

Grazie a voi per l’opportunità. Mi presento, sono Luca Scolari, ho 33 anni e sono nato qui a Bussolengo. Sono sempre stato caratterizzato da fantasia e creatività, e mi ritengo più portato a lavorare con la testa che con le mani.

Queste qualità mi hanno portato a scegliere grafica pubblicitaria come percorso di studi superiori, un ambiente dove l’immaginazione è fondamentale. Sono curioso, mi piace conoscere, per questo seguo alcuni divulgatori sui canali social e guardo documentari principalmente di arte e storia, interessi che mi accompagnano da molto tempo.

Conferenza Su L'aquila Di Segimer
Conferenza Su L’aquila Di Segimer

Luca Scolari: passione per la scrittura e la lettura

Quando è iniziata la passione per la scrittura? È qualcosa che sai di avere da sempre o è cresciuta piano piano negli anni?

È iniziata durante la stesura del primo libro ed è cresciuta con lui. Devo dire, infatti, che prima di scriverlo ignoravo di avere questa passione. Non ho fatto studi né corsi in proposito, mai tenuto un diario e in italiano ho sempre avuto 6.

In realtà provai molti anni prima a scrivere un paio di storie, la prima credo di averla fatta per il gruppo scout di Bussolengo, forse per ottenere una specialità questo non lo ricordo, ma ricordo bene quanto fosse fin troppo breve, e il titolo, “Intrigo internazionale”. Un titolo che colpisce, con una trama che poi non seguiva davvero un filo logico.

La seconda invece era più “matura” e raccontava l’avventura di un gruppo di navigatori. Il capitano credo di averlo chiamato Bauer, nome che avevo preso da un cartone animato. Però sono entrambi progetti che non fecero nascere in me alcuna passione, giusto quest’intervista me li ha fatti ricordare.

Parliamo anche della lettura: credo che essere un gran lettore sia fondamentale per essere un bravo scrittore, cosa puoi dirci di te come lettore?

Credi bene, non si può essere uno scrittore se non si è prima un lettore. Questa è una passione che ho sempre avuto, nonostante periodi di alti e bassi in cui passavo da leggere tanto a non leggere affatto, e in questo senso la scrittura è stata fondamentale per creare e mantenere l’abitudine.

Non sono una persona che legge un certo numero di libri al mese, mi piace però leggere autori diversi, che si occupano anche di generi diversi. Apprezzo il romanzo storico come quello di fantascienza, bado molto alla trama: se è avvincente, posso anche leggerlo quasi d’un fiato.

Luca Scolari Presenta Il Suo Libro
Luca Scolari Presenta Il Suo Libro

L’aquila di Segimer: l’idea

Raccontaci qual è stato il processo creativo per il tuo primo libro che, se non sbaglio, dovrebbe essere L’aquila di Segimer. Quando hai deciso di scrivere questo libro? Di cosa parla la storia? Da dove hai tratto ispirazione? Come l’hai pubblicato? Che responso ha avuto?

Non sbagli, il titolo è esatto, ma è più corretto dire che decisi di provare. Questa è una storia che conoscono in pochi, e per raccontarla dobbiamo tornare a quasi otto anni fa. Lavoravo per un’azienda che fa zerbini personalizzati ed ero con un collega a consegnarne alcuni presso l’hotel di un cliente. I più erano facili, l’ultimo andava su una scalinata con i gradini ad arco, non la forma più adatta per uno zerbino. Impiegammo quasi tre giorni per farlo, e già dal primo giorno ebbi l’idea di scrivere una sorta di diario scherzoso del nostro lavoro, per avere un motivo per ridere di una situazione che non ci faceva risparmiare le parolacce.

Lo inviavo ogni sera sulla chat aziendale e alla mia famiglia, e poiché ottenne l’effetto sperato decisi di ribatterlo meglio, aggiungendo persone e fatti che nella versione originaria non avevo messo per mancanza di tempo o di voglia. Lo feci rileggere e fu lì che mio padre mi disse che secondo lui dovevo provare a scrivere un libro. “Perché no?” mi dissi, “Proviamo.”

Andai a ripescare una storia appena abbozzata che avevo in mente, scrivendomi su un quaderno le idee che pian piano arrivavano. La vera decisione arrivò in un momento preciso, quando scrissi per la prima volta il nome del protagonista a computer. Vedere quell’unica parola sul foglio bianco mi fece capire che quella storia la volevo raccontare, fu solo allora che decisi di scrivere L’aquila di Segimer.

Luca Scolari Che Firma Autografi
Luca Scolari Che Firma Autografi

L’aquila di Segimer: il protagonista anti-eroe

Racconta le vicende di Damien, anni dopo l’incendio di Haeria, la sua città. Non cova vendetta nei confronti del re che gli ha tolto tutto e di cui vede il simbolo, un’aquila dorata, in ogni luogo che raggiunge, vuole solo lasciarsi tutto alle spalle e vivere libero dal proprio passato. In questa fuga si scontrerà con il Clan del Fiume, impegnato in una strenua lotta per sopravvivere, che lo porterà a un duro scontro con se stesso in cui fantasmi e paure torneranno più forti che mai. Si tratta di un romanzo fantasy, ma verosimile nei personaggi e negli eventi, non ci sono creature mitiche o arti magiche per intenderci. È ambientato in un medioevo immaginario, potremmo datarlo al X secolo circa, e le due civiltà presenti nel romanzo sono ispirate a quella celtica e quella romana.

È però su Damien che vorrei soffermarmi: è stato definito anti-eroe da un lettore. Damien è un personaggio che nel corso della storia mostra alcune debolezze e che, se può, cerca di non affrontare le proprie paure. Quante volte anche noi cerchiamo di evitare situazioni in cui non ci sentiamo a nostro agio? Per esempio parlare in pubblico, come nel mio caso, paura che ho dovuto affrontare nelle presentazioni che ho organizzato. Ritengo che molti possano trovare degli aspetti in comune con Damien, e per questo motivo lui è l’unico personaggio a non avere alcuna descrizione fisica. Una scelta voluta fin dall’inizio e che mi sta molto a cuore.

“L’aquila di Segimer” è stato pubblicato in formato cartaceo con Aletheia Editore a fine 2018, e ha avuto un buon successo. Sono alla prima esperienza di scrittura e purtroppo la pandemia mi ha costretto ad annullare alcuni eventi previsti l’anno scorso, ma posso dirmi soddisfatto del risultato, visto il sostegno ricevuto e la spinta di alcuni lettori che ha portato alla realizzazione del sequel.

Conferenza In Una Scuola Su Laquila Di Segimer
Conferenza In Una Scuola Su Laquila Di Segimer

Luca Scolari: un futuro nella scrittura

Cosa vedi nel tuo futuro? Scriverai altri libri? Se sì, continuerai a scrivere libri sul genere storico/fantastico oppure hai intenzione di cambiare? Hai già qualcosa in mente?

Posso dire con certezza che ne pubblicherò altri, e uno potrebbe essere la storia di quei tre giorni che hanno dato il via a tutto, prima però devo cambiare i nomi perché ho usato quelli reali (ride, ndr). A oggi sto scrivendo il seguito de “L’aquila di Segimer”, che al momento non ha ancora un titolo, ma ho idee e fantasia per altri libri che saranno ambientati in luoghi e periodi diversi, qualcuno anche in epoca contemporanea. Rimarrò probabilmente nel genere fantastico, ma non escludo di inserire riferimenti storici reali in qualche romanzo futuro. Non so se questa sarà la mia strada, so però che ci metterò tutto il mio impegno per percorrerla al meglio, fatemi gli auguri!

Infine, una domanda più generale. A Bussolengo esistono moltissime iniziative sulla lettura e sulla scrittura: incontri con autori, gruppi di lettura… Quanto è importante secondo te condividere l’amore e la passione per i libri con i giovani, ma anche con gli adulti, tramite queste iniziative?

Ha un’importanza fondamentale. Può sembrare una risposta retorica, ma vi assicuro che non lo è. Oggi esistono molti più libri che lettori, la lettura è un piacere che si sta perdendo e forse questo è dovuto proprio a un mercato che pensa più alla quantità che alla qualità del prodotto-libro. Iniziative come queste permettono di far riscoprire il piacere di viaggiare con la fantasia, di esplorare mondi sconosciuti, siano essi reali o inventati, di conoscere nuove cose, nuove culture e tanto altro. Un libro è come un invito a un viaggio, che con questi eventi possiamo estendere a chiunque vogliamo.

Ringrazio Luca Scolari per la disponibilità e il tempo che ci ha concesso e gli auguriamo un futuro pieno di nuove storie!

Luca Scolari, un giovane scrittore per Bussolengo ultima modifica: 2021-04-15T09:30:00+02:00 da Valentina Ganassin

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Susi Melloni

Incontro di 2 talenti Bussolenghesi. Complimenti.

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