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Il Monumento ai caduti: per non dimenticare

Monumento Ai Caduti

Monumento ai caduti di Bussolengo

Biscardo, Dal Fior, Girelli, Sartori, Zocca: questi sono solo alcuni dei cognomi degli 85 giovani di Bussolengo che vengono ricordati dal monumento ai caduti. Il sacrificio di questi giovani uomini, che hanno combattuto e sono morti durante Prima Guerra Mondiale, non vuole essere dimenticato. Accanto al monumento, si trova infatti una lapide commemorativa con incisi nomi e cognomi dei caduti.

La Grande Guerra, che ha sconvolto il mondo durante i primi anni del cosiddetto Secolo Breve, ha coinvolto tutti, anche il nostro Paese. Il monumento, costruito subito dopo la fine della guerra, vuole onorare i figli di Bussolengo morti durante il conflitto.

Monumento ai caduti: la costruzione

Alla fine del 1923, più precisamente a dicembre di quell’anno, viene indetto un concorso fra artisti per decidere chi avrà l’onore di costruire l’opera. Tra i tanti che si presentano al bando, la Commissione dedicata alla scelta decide per il progetto denominato “Gradatim ascenditur ad alta” (“Passo passo ascendiamo verso l’alto”) dell’Architetto veronese Cav. Ing. Ettore Fagiuoli. Lo stesso Architetto aveva prestato servizio per un intero anno sull’altopiano di Asiago, per poi lavorare come architetto militare a Roma.

Monumento Ai Caduti Costruzione
Monumento ai caduti Costruzione – Foto presa dal libro Bussolengo documenti fotografici

La costruzione del monumento inizia ufficialmente il 6 maggio 1925. Sotto la direzione dell’Ing. Romolo Motta, la Ditta Roncari – Rodella – Mastella – fratelli Bergamini comincia i lavori che dureranno per circa 5 anni. Attorno al monumento viene costruito il Piazzale della Vittoria. Si tratta di un piazzale triangolare che si affaccia sul fiume Adige e che negli anni ha cambiato più volte il suo aspetto. Oggi, a contornare il monumento, ci sono delle aiuole fiorite protette da colonnine in pietra unite da catene. Il monumento ai caduti è ufficialmente inaugurato il 4 novembre 1930 e all’evento partecipano in moltissimi. Quel giorno, una grande folla si riunisce nel Piazzale della Vittoria per onorare il sacrificio dei giovani concittadini.

Inaugurazione Del Monumento 1930
Inaugurazione 1930 – Foto presa dal libro Bussolengo documenti fotografici

Monumento ai caduti: caratteristiche

Il monumento è costituito da tre parti principali che ricordano i tre ambienti i cui si sono svolti i combattimenti della Grande Guerra: acqua, terra, aria. Alla base troviamo infatti una grande vasca con contorno di marmo di S. Ambrogio. Quattro delfini in marmo, artisticamente modellati dallo scultore Angelo Girelli, sono posizionati nei quattro angoli della base. In origine, dalle loro narici zampillavano spruzzi d’acqua che andavano a riempire la vasca.

Monumento Dei Caduti visto sotto diverse prospettive
Monumento ai caduti da diverse prospettive

Dalla base si ergono quattro pilastri costruiti da pietre grezze che formano una grotta al loro interno e proseguono elevandosi fino a formare una guglia, la cui altezza è di 17 metri. La forma del monumento vuole ricordare le vette dei fronti di montagna su cui hanno combattuto anche i giovani di Bussolengo. Sulla cima della guglia, svetta la stella d’Italia: una stella a cinque punte che si innalza verso il cielo. Infine, quattro maestose aquile in bronzo, fuse dalla ditta Carlo Cervini di Verona, sono pronte a spiccare il volo dai quattro angoli dove i pilastri diventano guglia. Sopra l’arco di base, si trova una lapide su cui si legge la seguente dedica: Bussolengo ai suoi figli per la caduta della patria MCMXV – MCMXVIII.

Il 4 novembre e la corona d’alloro

Il monumento ai caduti esiste ancora oggi per continuare a ricordare, per non dimenticare di tutti i giovani che hanno combattuto e perso la vita nella Grande Guerra e nelle guerre a venire.

Corona D'alloro simbolo dei tanti caduti morti per la patria.
Corona d’alloro davanti al Monumento dei Caduti

La ricorrenza del 4 novembre, giorno della fine della Prima Guerra Mondiale e giorno della Festa Nazionale dell’Unità, porta le persone a ritrovarsi intorno al monumento. Dopo l’alzabandiera del tricolore, il primo cittadino insieme a un rappresentante delle Forze Armate, posiziona una corona d’alloro davanti al monumento. Un evento per non dimenticare mai il passato, onorando i sacrifici di chi lo ha vissuto.

Il Monumento ai caduti: per non dimenticare ultima modifica: 2020-12-04T18:11:07+01:00 da Valentina Ganassin

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