Serafino Rudari, viaggio tra musica e pittura - itBussolengo

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ARTE INTERVISTE STORIE

Serafino Rudari – tra musica e pittura, una passeggiata nell’arte

Serafino Rudari

L’arte come percorso di crescita personale e piena espressione di sé. Oggi ne parliamo con Serafino Rudari, classe 1974 e bussolenghese doc, artista poliedrico e curioso.

Serafino Rudari – come tutto è iniziato

Buongiorno Serafino, grazie di aver accettato questo incontro.

Ci racconti un po’ di te, quale è stata la tua formazione e come sei approdato all’arte?

Grazie a te per questo momento, per raccontare il mio percorso vorrei partire dalla mia infanzia, quando nel laboratorio del nonno e degli zii in Vicolo Citella ho potuto immergermi per la prima volta negli odori tipici dei materiali da lavoro.

In bottega mi capitava di imbrattare diverse cose, senza mai ricevere nessuna “limitazione”, e forse è li che ho scoperto la libertà di poter usare il colore.

Oltre alla pittura, ti dedichi anche alla musica facendole spesso convivere. Come è nata l’idea di questo connubio?

Oltre al colore, mia madre mi ha trasmesso la passione per la musica cosi ho potuto iniziare a suonare il pianoforte e, pian piano, mi sono appassionato sempre più trovando il modo per raccontare le idee attraverso queste forme espressive.

La musica e il colore sono da sempre le mie passioni e quindi non potevo fare a meno né di una, né dell’altra. Per questo, seppure abbiano modi completamente diversi di essere fruite, mi è sempre piaciuto pensare di poter provare a “propagare” l’arte figurativa come fosse musica, dare una sorta di suono al colore. In questo “viaggio sintetico” è nata la performance Live di Musica e Colore con l’obiettivo di concepire e utilizzare l’Arte come elemento di condivisione in mezzo alla gente, per avvicinare e rendere tangibile l’espressione artistica durante la nascita dell’Opera.

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Serafino Rudari durante una performance. Foto di : Serafino Rudari

Un Italiano nel mondo

Possiamo affermare che nel corso degli anni hai guadagnato una certa notorietà che ti porta spesso a performances artistiche all’estero. Ti senti, in un certo senso, portavoce della tua identità nazionale?

Credo che molte possibilità si siano concretizzate anche grazie ai mezzi di comunicazione contemporanei. Ho lavorato sulla diffusione del mio “modo” di fare arte e piano piano questo perseverare ha permesso di arrivare in diversi luoghi e in diversi contesti.

Paradossalmente ho potuto presentare il mio lavoro più spesso all’estero che in Italia, poi naturalmente sono nate diverse possibilità anche qui. In alcuni paesi ho trovato molta considerazione per la figura dell’artista, in generale c’è la voglia di approfondire e ascoltare ciò che gli Artisti propongono perchè l’Arte e la cultura hanno ruoli fondamentali nella società. E forse essere un artista Italiano è già un buon punto di partenza!

Serafino Rudari – il cambiamento

Quanto l’essere diventato padre ha cambiato, se lo ha fatto, il tuo approccio all’arte?

Sono diventato Padre e ogni cosa è cambiata, ma prima di tutto sono cambiato io. Adesso sono un papà, c’è la mia famiglia e poi ci sono gli impegni lavorativi, ed è forse più difficile spiegare questa evoluzione che raccontare i suoi effetti! Le mie espressioni sono cambiate, le mie percezioni sono cambiate, non saprei dare una definizione a questo momento ma posso semplicemente dire che mi piace e sto vivendo a pieno ogni attimo.

Hai consigli per chi volesse seguire le tue orme? Quali timori lasciarsi alle spalle?

Vorrei dire che per fare un proprio percorso nell’Arte o, in generale, seguendo una propria passione, credo sia importante che questa passione diventi di vitale necessità. Che sia una passione che vi faccia investire tutte le forze

Perché il percorso può essere lungo o corto, semplice o scosceso, ma in ogni caso sia ciò che possa farvi sentire felici. I timori ci sono sempre, per ogni scelta, ogni direzione che si vuole seguire, e le difficoltà sono molte, però è anche necessario cercare le occasioni per mostrare il proprio talento, la propria passione senza arrendersi e senza perdere l’entusiasmo e continuare a sognare.

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Serafino Rudari ed una sua creazione. Foto di: Serafino Rudari

Tiriamo le somme!

Domanda banale, o forse no: sei felice di quanto hai realizzato fino ad oggi?

Sono felice perché ho imparato che non sempre un risultato è fondamentale e, per trovare un equilibrio in questo mondo di “numeri”, e forse necessario trovare un’unità di misura che dia valore alle proprie idee.

Quando si riesce a portare a compimento una propria idea, il frutto del proprio lavoro, un traguardo fatto di impegno, allora quel momento ha già quel sapore meraviglioso, come lo zucchero filato per i bambini!

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Un’ opera di serafino Rudari. foto di. Serafino Rudari
Serafino Rudari – tra musica e pittura, una passeggiata nell’arte ultima modifica: 2021-06-24T10:11:50+02:00 da Pamela Zenorini

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