Scoprire Bussolengo grazie ad un... campanile: intervista a Chiara Falconi - itBussolengo

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Scoprire Bussolengo grazie ad un… campanile: intervista a Chiara Falconi

Chiara Falconi

Chiara Falconi è una giovanissima studentessa che, qualche tempo fa, ha scritto una tesi dedicata al meraviglioso campanile situato nella chiesa di Santa Maria Maggiore. Ho avuto il piacere di conoscerla grazie alle attività dell’associazione BAC. Ciò che ho apprezzato di lei è stato, non solo l’entusiasmo, ma anche la passione nel raccontare un edificio così importante come il campanile. Ne ho parlato con lei in un’intervista alla quale ha partecipato con grande disponibilità.

Intervista a Chiara Falconi

Laurea Chiara Falconi
Laurea Chiara Falconi

Ciao Chiara, grazie per questa intervista e benvenuta su itBussolengo. Volevo innanzitutto farti i complimenti per la tesi di laurea perché ha riscosso davvero un grande successo. Mi racconti come è nata la tesi? Perché hai scelto proprio il campanile? 

Ciao! Grazie a voi per avermi regalato uno spazio per questa intervista e per avermi dato la possibilità di farmi conoscere e di condividere la mia tesi di laurea. 

L’incontro con il campanile è stato quasi fortuito. Nel momento della scelta dell’argomento della tesi con il mio relatore, il prof. Fabio Coden, tra le varie possibilità che mi sono state messe davanti c’era proprio il campanile di Santa Maria Maggiore di Bussolengo. Ovviamente la mia scelta è ricaduta immediatamente su questo monumento. 

Ho sempre pensato che mi sarebbe piaciuto fare la tesi di laurea per dare rilievo al mio paese e alla sua storia. Quasi per caso mi sono trovata ad affrontare un’architettura completamente sconosciuta e priva di studi. 

“Interessi e curiosità volti a riscoprire la storia di Bussolengo…”

Campanile
il campanile di Santa Maria Maggiore – foto di Andrea Simonetti

Pertanto, la mia ricerca nasce da interessi e curiosità personali, volte a riscoprire e valorizzare la storia di Bussolengo. Inoltre, dalla volontà di mettere in risalto come il campanile e il suono delle sue campane sia il fil rouge che lega saldamente il presente e il passato e avvicina le persone che hanno vissuto gli stessi luoghi ma in periodi storici differenti. 

Sicuramente la scelta di trattare proprio la storia del campanile e cercare di datarlo al medioevo (tra la fine del XIII secolo e il principio del XIV) ha rappresentato una sfida. La mancanza di documentazione e fonti che ne trattassero la storia in modo puntuale mi ha dato la possibilità di guardare con occhi diversi il Campanile di Santa Maria Maggiore. Analizzandone le singole porzioni e i piccoli dettagli che lo caratterizzano, sono riuscita a trovare una strada alternativa, basata soprattutto sul confronto con altre architetture per proporne una posizione lungo la linea del tempo. 

Perché il campanile di Santa Maria Maggiore merita di essere scoperto

Primo Livello Lato Nascosto
Primo Livello Lato Nascosto – foto di Andrea Simonetti

Parlando ancora del campanile: quale caratteristica ti ha affascinato di più? 

Studiando, approfondendo e guardando nel dettaglio il Campanile di Santa Maria Maggiore sono venuta a conoscenza della presenza di alcune testine zoomorfe e antropomorfe che fungono da sostegni per le teorie di archetti pensili e da decorazione del capitello centrale del primo livello rivolto verso la piazza.

Inoltre la ricerca mi ha condotta alla scoperta di una parte nascosta del campanile, inglobata nel corpo di fabbrica della chiesa, e anche in questo caso è stato possibile riscontrare delle testine animali, e di una porzione della chiesa romanica caratterizzata da una teoria di archetti pensili decorati.

Un altro elemento che ha attirato la mia attenzione e che mi piacerebbe avere la possibilità di studiare meglio, è lo stemma con un toro furioso (lato piazza), che necessita di approfondimenti.

Parliamo un po’ di Chiara Falconi…

Hai avuto particolare difficoltà nel realizzare la tesi? 

Non è stato facile scrivere una tesi di un edificio di cui ci sono veramente pochi documenti che, per di più iniziano ad emergere da inizio Ottocento.  Le fonti quindi non mi hanno dato modo di avvalorare la mia tesi da questo punto di vista. 

Tuttavia, anche se non è stato facile, non mi sono scoraggiata e sono riuscita a trovare un altro modo, principalmente andando per comparazioni e analogie con altri edifici, riuscendo a portare a termine la stesura della mia tesi. 

Le difficoltà che ho riscontrato sono state molte. Sono però felice di non aver mollato e di essere riuscita a studiare e raccontare la storia di un monumento così importante per Bussolengo.

I luoghi del cuore di Bussolengo per Chiara Falconi

Primo Livello Lato Piazza
Primo Livello Lato Piazza – foto di Andrea Simonetti

Spostiamoci dal campanile e guardiamo Bussolengo da un punto di vista più ampio. C’è qualche luogo a cui sei più legata? In che modo secondo te potremmo valorizzare il territorio? 

Sicuramente il luogo a cui sono più legata è Piazza XXVI Aprile. È affascinante come questo luogo si riempia di vita, di colori, di luci e di profumi durante diverse feste e occasioni durante l’anno. 

Il ricordo più caro che ho di questo luogo è legato alla Festa della Pace, organizzata con il  Grest di Santa Maria Maggiore e don Fabiano. In quella occasione di festa e condivisione erano stati lasciati andare verso il cielo centinaia di palloncini colorati, che ognuno aveva personalizzato con un proprio pensiero. È stato un momento davvero prezioso, che ancora conservo con affetto.  Per quanto riguarda la valorizzazione, invece, credo che debba partire dal rispetto e dall’amore che si ha dei luoghi che viviamo quotidianamente.

Il territorio, la storia e la cultura sono parte di noi e per poter valorizzarli al meglio è necessario studiarli e conoscerli per poi condividerli con quante più persone possibili, nella speranza di trasmettere la propria passione e la volontà di scoprire sempre cose nuove. 

Cosa riserverà il futuro?

Parliamo adesso un po’ di te. Cosa ti piacerebbe fare “da grande”? Hai qualche sogno nel cassetto? 

Al momento sto frequentando un corso di laurea magistrale in Arte.  Mi piacerebbe avere la possibilità di lavorare nel campo della cultura e dell’istruzione e avere l’opportunità di continuare ad approfondire e studiare la storia dell’arte, la storia e la cultura di Verona e di Bussolengo.

Scoprire Bussolengo grazie ad un… campanile: intervista a Chiara Falconi ultima modifica: 2022-11-07T12:12:15+01:00 da Valentina Mericio

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