Nel corso di una vita lunga 54 anni, Toby è stato uno delle colonne portanti del Parco Natura Viva. Il rinoceronte bianco più anziano d’Europa rivive di nuovo grazie alla mostra del MUSE “L’ombra dell’unicorno”. Cuore dell’evento sono le cinque specie di rinoceronti ancora viventi sulla terra, ma tutte a rischio di estinzione. La mostra è stata realizzata in un periodo che è stato tristemente segnato da un aumento delle uccisioni dei rinoceronti. L’incremento relativo al 2021 non è mai stato così alto negli ultimi sei anni.
Il direttore del Parco Natura Viva Cesare Avesani Zaborra: “Toby è stato con noi un grande gigante gentile”
Nonno Toby si presenta, così come se ne è andato: maestoso. Tutto, dal suo volto, ai suoi zoccoli, al taglio sull’orecchio destro passando per la pelle pulita e conciata, è stato mantenuto e conservato perfettamente. A tale proposito il direttore scientifico del Parco Natura Viva Cesare Avesani Zaborra ha affermato: “Toby è stato con noi un gigante gentile. Ma tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Lui qui potrà raccontare ancora molto alle giovani generazioni, che rischiano di non avere più l’occasione di vedere questi pachidermi vivere in natura. Basti pensare che solo nel 2021 in Sudafrica sono stati uccisi 451 rinoceronti, per piazzarne il corno sul mercato nero del traffico illegale. Una crisi iniziata nel 2008, che ha raggiunto il suo picco nel 2015 con una strage di 1.349 animali bracconati. E il rialzo di questo ultimo anno, dettato anche dalla pandemia, non ci lascia affatto tranquilli”.
Fino a quando sarà possibile visitare: “L’ombra dell’unicorno”
Se siete incuriositi anche voi e volete conoscere meglio Toby, sarà possibile visitare la mostra temporanea “L’ombra dell’unicorno” fino al 9 ottobre 2022. A curare la mostra Osvaldo Negra e Alessandra Pallaveri del MUSE e in collaborazione con il Parco Natura Viva di Bussolengo. Ricordiamo che proprio nonno Toby sarà il punto di partenza per poter raccontare le storie che ruotano ai rinoceronti che hanno vissuto a lungo nell’immaginario degli antichi e dell’uomo occidentale fino ad arrivare alle storie più drammatiche del rinoceronte come preda dei bracconieri e merce rara per via del suo corno.
Così il zoologo e curatore della mostra al muse Osvaldo Negra nella nota del parco Natura Viva: “Per il museo è un’occasione estremamente preziosa per affrontare il tema della conservazione del rinoceronte o meglio dei rinoceronti. Le cinque specie che ancora esistono sul pianeta sono minacciate non solo dalle trasformazioni ambientali ma anche e soprattutto dal mercato che ruota attorno al corno e al suo presunto valore terapeutico”.
Riguardo agli aspetti affrontati nella mostra ha aggiunto: “Il rinoceronte è una specie che popola l’immaginario dell’uomo fin dagli albori della nostra storia, prima come animale mitologico che forse viveva in India, poi come creatura esotica che si poteva vedere casualmente se qualcuno la portava in Europa, infine è scivolato a simbolo di caccia grossa e ora verso l’insensato mercato del suo corno. Reperti, video e fotografie cercano di tratteggiare l’interazione tra Homo sapiens e queste specie, estremamente maestose, estremamente arcaiche, ma anche molto fragili. Riusciremo a conservarle?”
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