Orgoglio bussolenghese: Sonia Lopes corre, corre e corre e porta a casa dei grandi risultati! Anche se non vive a Bussolengo da tutta la vita, ormai è conosciuta nel nostro paese per le sue ottime performance nell’atletica. Ho avuto il piacere di parlare con Sonia della sua vita e della sua carriera nello sport, una passione che ancora oggi le porta gioia e soddisfazione.
Ciao Sonia, grazie per averci concesso questa intervista.
Grazie a voi per questa opportunità!
Sonia Lopes: l’intervista
Ci parli un po’ di te? Un po’ della tua vita in generale e del tuo lavoro.
Sono nata a Capo Verde, ma dal 2002 vivo in Italia. All’inizio abitavo a Sommacampagna, ma da 6/7 anni abito a Bussolengo. Lavoro per la cooperativa Euroservice nella fabbrica di formaggi Parmareggio (ex Agriform), dal 2002. Il mio lavoro mi piace, sono sempre stati onesti e trattano bene i lavoratori.
Mi trovo bene a Bussolengo, la gente mi riconosce quando passo per strada. Mi piace vivere qua, sento l’affetto del paese quando vinco le mie gare. Ora corro per la squadra ASD Boscaini Runners, dopo 15 anni in Atletica Brugnera. Dopo aver avuto mia figlia non mi sentivo di continuare un impegno così grosso, con trasferte ecc. Mi sono trasferita quindi nella squadra Boscaini Runners che è in Veneto e continuo a correre per divertimento e passione. Ho anche una bambina di 5 anni, si chiama Iris e quest’anno va in prima elementare.
Sonia Lopes: una vita nello sport
Passiamo ora allo sport: hai sempre avuto questa passione? Fin da piccola? Quando è diventata una ragione di vita e un lavoro? Dove ti alleni, quante ore al giorno, che tipo di allenamento fai?
Fino a vent’anni ho fatto karate e poi sono andata a fare una garetta di paese (a Capo Verde) di fine anno. Ho vinto e da lì è iniziata la passione. Quando studiavo a Lisbona ho visto che non riuscivo a conciliare karate e corsa, nonostante mi piacessero entrambi. Ma ho visto che l’atletica mi dava più possibilità di uscire e visitare il mondo. Ho unito l’utile al gradevole.
Ho fatto tante gare all’estero: i mondiali in Canada nel 2001, a Parigi nel 2003 e a Helsinki nel 2005, poi altre gare in Cina e molti altri posti. Mi alleno a Bussolengo, 7 giorni a settimana e faccio vari tipi di preparazione (tecnica, forza, corse, potenziamento). Mi allena mio marito Adriano Brentegani, che è un maratoneta.
Gare e competizioni
Quali sono le ultime competizioni a cui hai partecipato?
Lo scorso weekend si sono tenuti i Campionati Italiani Master dove ho vinto la categoria, dopo due anni di assenza a seguito di un infortunio finché mi preparavo per questo campionato. Sono stati anni faticosi, ma questa ripresa è una bella soddisfazione.
Ho partecipato poi ad altre gare su pista: il campionato assoluto regionale 5000m a Mestre e i 1500m al CONI, con buoni e inaspettati risultati.
E qual è stata la prima ad alti livelli? Ne hai un ricordo preciso?
Le prime gare a livello internazionale le ho fatte a Lisbona. Non avevo ancora però un orientamento mirato, che specialità fare. Non avevo un allenatore o una precisa idea di dover andare. Facevo un po’ di tutto e poi piano piano ho capito cosa fare. Ho iniziato con lunghe distanze, mezze e maratone. Con gli anni, allenandomi con i tecnici della nazionale, ho capito e mi hanno fatto capire che potevo fare meglio gare più brevi. Ma ho fatto anche alcune maratone e mezze con buoni risultati.
Sonia Lopes: convivialità tra atleti
Vincere ovviamente è l’obiettivo della competizione, ma quali sono le altre cose di questo sport che ti danno più soddisfazione?
Vincere è sempre bello, ma è la convivenza tra gli atleti che mi piace di più. Conoscere atleti che ti chiamano e ti conoscono, incontrarsi e discutere delle varie gare. Tutto il contorno della gara mi dà soddisfazione.
Mi piace chiacchierare, stare in mezzo alla gente. Anche se non hai vinto, alla fine è la prestazione in sé che conta. La prestazione è importante, è un’emozione aver corso con atleti di un certo calibro.
L’emozione di essere lì, a un mondiale. Gli atleti che puntano alla medaglia, non si gustano l’evento. Per noi, che lo facciamo a livello amatoriale, stare con i primi al mondo, mangiare nello stesso villaggio, sentirsi trattati tutti uguali, è molto soddisfacente.
Cosa ti riserverà il futuro?
Continuerò a correre finché riesco, finché mi diverto, mi piace e ho la passione, quando comincerò a sentire la fatica vedrò come continuare. Ma ora spero riprendano i mondiali, i master, e le competizioni ad alto livello perché non vedo l’ora di partecipare.
Lo sport a Bussolengo
Parliamo ora di Bussolengo: che rapporto c’è fra il nostro paese e la corsa? Credi che ci siano abbastanza iniziative sportive offerte da Bussolengo? Quanto è importante che un paese pensi al benessere fisico dei suoi cittadini?
Assolutamente, tra comune e gruppi sportivi ci sono tutti i feedback positivi. Bussolengo è stato sempre molto sensibile agli eventi sportivi, ai raduni.
Sono tante le iniziative organizzate, c’è l’hotel e il residence, c’è la pista accessibile a tutti, come la ciclabile. Bussolengo è un posto strategico ed è sempre molto disponibili verso gli sportivi. Lo sport fa bene, lo sport fa sviluppare tante emozioni. C’è un sacrificio, ma se c’è squadra hai sempre voglia di andare. Ci sono tanti giovani che vengono a Bussolengo ad allenarsi insieme, a fare gruppo. Mi fa sempre piacere vedere questi giovani che si incontrano per correre e allenarsi insieme.
E con questo bell’augurio per i giovani, ringrazio Sonia per il suo tempo e auguro a lei ancora tante gare e soddisfazioni!
👏👏👏