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LO SAPEVI CHE MEMORIA PERSONAGGI

Dal romanzo di avventura a Emilio Salgari – la storia di Luigi Motta

Luigi Motta

Ci sono personaggi che hanno letteralmente lasciato il segno nella Storia di Bussolengo e non solo. Uno di questi è sicuramente Luigi Motta, noto scrittore, commediografo e giornalista nativo di Bussolengo che fu attivo soprattutto nella prima metà del ‘900. Noto per le sue opere letterarie che si rifanno molto allo stile del conterraneo Emilio Salgari, con il quale instaurò una solida collaborazione, Luigi Motta ebbe una carriera importante. I suoi romanzi superarono i confini nazionali venendo addirittura tradotti in Francia dagli editori Tallandier, Delagrave e Ferenczi.

Benché buona parte della vita dello scrittore fu a Milano dove si trasferisce nei primi del ‘900 Luigi Motta non dimenticò mai Bussolengo, tanto che non appena gli era possibile amava rifugiarsi nella sua tenuta di Montemarino situata a metà strada tra Palazzolo e Bussolengo. Non è quindi lasciato nulla al caso la scelta di dedicare la biblioteca comunale proprio allo scrittore. Un gesto significativo che dimostra che Bussolengo a sua volta non lo ha mai dimenticato. 

Luigi Motta – la biografia

Il Tunnel Sottomarino
Il Tunnel Sottomarino – da wikipedia

Luigi Motta nasce a Bussolengo l’11 luglio del 1881. I suoi inizi di carriera non furono facili. Frequentato l’istituto nautico di Genova tra il 1897 e il 1899 Motta a seguito di problemi economici familiari, fu costretto ad interrompere gli studi. Per un periodo rimase persino disoccupato alternandosi ai lavori più umili e disparati. Ritorna quindi a Verona dove muove i primi passi nel mondo letterario. È del 1900 il suo primo romanzo intitolato “I flagellatori dell’oceano” che gli permise di vincere il primo concorso indetto dall’editore Donath di Genova. 

Da lì la carriera di Luigi Motta decolla. Fonda alcune riviste tra cui il periodico di avventure e viaggi “Intorno al mondo” fondata a Verona. Nel 1904 l’editore Celli gli propone di percepire ben 400 Lire per i suoi romanzi. Scrive un gran numero di opere, molte delle quali frutto del forte sodalizio che si instaura con il grande Emilio Salgari. Una delle sue opere più note è il romanzo fantapolitico “La principessa delle rose” del 1911 che narra una guerra ipotetica nel XXIesimo secolo tra l’oriente e l’occidente. Benché l’impronta del romanzo in stile Salgari fu evidente, Motta cercò di superare il confine guardando ai romanzi dall’anima fantascientifica come Jules Verne ed Edgar Allan Poe. 

Il secondo conflitto mondiale

Fu nota la vicenda che coinvolse lo scrittore veronese durante la seconda guerra mondiale. Nel 1943 Motta fu incarcerato per aver aiutato alcuni prigionieri inglesi fuggiti dal campo di concentramento. Rimase imprigionato per circa due anni ritornando in libertà nell’aprile del 1945. 

Da Bussolengo a Milano 

Il Prosciugamento Del Mediterraneo
Il Prosciugamento Del Mediterraneo – da wikipedia

Luigi Motta trascorre buona parte della sua vita a Milano dove si trasferisce nel 1905. È nel capoluogo Lombardo che si disloca quasi tutta la sua carriera letteraria e dove trova la sua morte nel 1955. Arriva persino ad essere pubblicato dalla prestigiosa casa editrice Treves. 

Eppure Motta non dimenticherà mai il suo paese natale come scriverà anche in alcuni suoi documenti riportati nel compendio “Bussolengo documenti fotografici”. Di Bussolengo scriverà: 

“Bussolengo la mia terra d’origine non è stata dimenticata. Il suo Adige sonoro, i valloncelli pittoreschi, le “strinture” romantiche che adducono a Pol ove si trova la casa di mia madre sono ricordi indelebili pieni di dolce nostalgia”. 

Un Bussolengo pittoresco dunque, cullato dall’Adige che lo rende un piccolo gioiello del veronese che non è mai andato via dal cuore dello scrittore.

Fonte – Bussolengo documenti fotografici

Dal romanzo di avventura a Emilio Salgari – la storia di Luigi Motta ultima modifica: 2021-04-12T11:12:10+02:00 da Valentina Mericio

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Katia Stranges

Bell’articolo! Complimenti Valentina

🙂

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