La cantina Biscardo, generazioni di vini - itBussolengo

itBussolengo

EDIFICI STORICI MEMORIA

La cantina Biscardo, generazioni di vini

Cantina Biscardo

Tra le prime industrie bussolenghesi troviamo la Cantina Biscardo la cui storia parte da molto lontano. È il 1840 quando la famiglia Biscardo dà inizio all’attività di produzione e negoziazione di vino a Bussolengo. Questa non è solo la storia di un’azienda, ma quella di una famiglia che di padre in figlio ha trasportato con passione il sapore di Bussolengo a tutto il mondo.

La Cantina Biscardo di generazione in generazione

La storia dei vini Biscardo parte nel 1840 per volere di un oste e albergatore del paese: Francesco Biscardo. Dopo di lui, nel 1867, prosegue l’attività Pietro Biscardo con il figlio Terenzio. È proprio quest’ultimo il vero iniziatore dell’attività.

La conduzione di Terenzio Biscardo

Terenzio, come gli antenati, era proprietario e gestore di un albergo in centro paese, l'”Albergo alle Tre Corone”, ma era anche oste, produttore e negoziante di vino. Sarà proprio il terreno circostante l’albergo a divenire sede della nuova cantina.

Con Terenzio la cantina vede il vero e proprio sviluppo. I primi del ‘900 erano anni in cui la produzione e il consumo di vino si limitavano al locale ma Terenzio amplia i propri orizzonti aprendo cantine nel comune di Garda, a Cavaion, a Bardolino e anche in Valpolicella, a San Pietro in Cariano.

Nel corso della prima guerra mondiale la cantina Biscardo diventa fornitore ufficiale di vino per gli alpini in Carnia: è così che Terenzio si fa conoscere in Friuli e abbandona l’attività di oste per dedicarsi esclusivamente al vino.

La cantina con Pompilio e Luigi Biscardo

Terenzio muore nel 1939 e ad assumere le redini della cantina sono i due figli Pompilio e Luigi. La cantina attira l’attenzione dei comandi tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Nel 1943 questi la pongono sotto controllo per assicurare rifornimento di vini alle proprie armate. Nel secondo dopoguerra la cantina si rafforza economicamente e inizia a diffondere il commercio anche al di fuori della provincia veronese, in Carnia, nel Bergamasco e nel Milanese.

La produzione cresce e nella cantina si producono Valpolicella, Bardolino, Merlot, Soave, Lugana, Recioto e un “Amarone Biscardo”. Pompilio inventa poi un suo vino a cui dà il nome di “Rosè Biscardo” che viene proposto all’interno di un apposito fiasco chiamato “la biscardina”.

Nel 1956 l’azienda cambia nome e diventa “Ditta Biscardo S.p.A”. Alla direzione dei due fratelli lavorano 10 impiegati e 40 operai tra cui gli autisti impiegati nelle spedizioni 3 volte a settimana verso i depositi di Roma, Napoli, Salerno ma anche per concessionari, rappresentanti, alberghi e centri turistici di tutta Italia.

Stand Cantina Biscardo In Fiera
Stand Cantina Biscardo in fiera- Foto da Bussolengo – Immagini di storia

Augusto Biscardo – nuovi orizzonti

Nel 1957, subentrato Augusto, figlio di Pompilio, inizia, per prima nel panorama veronese, l’esportazione di vino in Germania. Da qui poi volgerà al Belgio, all’Inghilterra, all’America del Nord e al Giappone.

Nel 1965 la sede di Bussolengo, ormai insufficiente a soddisfare la domanda, viene trasferita a Pastrengo. Qui nasce la “Vinicola Pastrengo”, una cantina nuova con spazi ben più ampi. L’azienda è una delle più prospere di tutto il veronese, la produzione ammonta a 12 000 quintali di vino al mese che vengono venduti in bottiglia o in damigiana.

Nel 1971 la famiglia Biscardo cede la “Vinicola Pastrengo” al “Gruppo Italiano Vini” e trasferisce la restante parte a Veronello conferendogli il nome “EnoItalia”.

La cantina Biscardo, generazioni di vini ultima modifica: 2021-07-05T10:23:06+02:00 da Emma Donatoni

Commenti

Subscribe
Notificami
guest
2 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments

Ok!

Julieta B. Mollo

👏

Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top
1
0
Would love your thoughts, please comment.x