“Madonna dello Spasimo” è una tela che nasconde una leggenda metropolitana. Essa è custodita nella chiesa di San Valentino, collocata in un altare sulla parte sinistra della chiesa. Il dipinto rappresenta il momento successivo alla crocifissione ossia il viaggio di Cristo dalla croce al sepolcro.
In primo piano è raffigurato il Cristo morto con le ferite riportate dalla crocifissione. Sulla sinistra compare la vergine Maria visibilmente scossa che piange e si asciuga le lacrime con un fazzoletto. La figura rappresentata sulla destra è incerta, potrebbe essere San Giovanni oppure Santa Maria Maddalena, entrambi presenti al momento della crocifissione.
Madonna dello Spasimo: l’inizio della leggenda della pittura parietale dietro la tela
Questa tela nasconde una leggenda legata all’affresco. La pittura parietale è stata scoperta in occasione della pulizia dell’altare avvenuta recentemente. Si tratta di un affresco che risale al XV secolo che purtroppo è stato rovinato a causa di strati di intonaco aggiunti per uniformare la parete sottostante.
Al centro di questo quadro vi è una croce rappresentata dal basso verso l’alto, al cui incrocio si trova una coroncina verde di spine. Attorno alla croce si possono ammirare i segni della passione: un mantello sopra il braccio destro della croce, una canna con la spunta sul lato destro parallela al legno verticale. Oltre a questi elementi si trovano anche una coppa per intingere la spugna d’aceto e sotto il manico presumibilmente di una frusta. Sul lato parallelo alla croce troviamo una lancia, oltre che una grande coppa per ricevere il sangue di Cristo.
La leggenda riguardante questo affresco è legata al fenomeno delle strane sudorazioni alla base della colonna di destra dell’altare dove è posizionato il quadro della Madonna dello Spasimo. Quando in famiglia una persona era ammalata, si arrivava in chiesa con un fazzoletto bianco, si toccava la base della colonna. Il fazzoletto umido poi veniva posto sulla fronte della persona per favorirne la guarigione.
Questo strano fenomeno nasceva grazie all’umidità di risalita. Dietro all’altare si trovava il pozzo d’acqua del Sampó, usato anche dal Comune per l’acqua potabile. Questo pozzo è chiuso ormai da 10 anni a causa dell’inquinamento della sua acqua. Proprio quest’interruzione sarebbe stata la causa della fine delle “lacrime della Madonna”.
Il culto del soldato raffigurato nell’affresco
La leggenda delle lacrime della Madonna è legata anche alla figura del soldato rappresentato nell’affresco parietale. Secondo la tradizione popolare, si tratta di San Longino ovvero il militare che trafisse il costato di Cristo con la lancia per accertarsi della avvenuta morte. In seguito sarebbe diventato martire della fede cristiana, ma altre fonti riferiscono che si trattasse dello stesso centurione che aveva riconosciuto la natura divina di Cristo una volta che fu immortalato sulla croce.
Non si conosce con precisione come sia nato il culto riferito a questo personaggio biblico. Le tracce riferite a San Longino si trovano nella basilica di Sant’Andrea a Mantova dove è sepolto il suo corpo. Oltre a questo si aggiunge un affresco realizzato da un cittadino di Parma, come una testimonianza di un legame tra la pianura e la chiesa del Santo Patrono di Bussolengo.
(fonti: Pagus Pictus, Bussolengo prima pagina)
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