Margot Zanetti – viaggio nella musica Irish folk

Margot Zanetti è una giovane di Bussolengo con mille assi nella manica. Criminologa, ed esperta formatrice è anche una cantante bravissima. Da tempo infatti è la voce dei Patricks un gruppo irish-folk composto da 5 ragazzi veronesi. Oltre a Margot cantante del gruppo, citiamo Alessio Malesani alla chitarra, Nicolò Alberti alla batteria, Riccardo Alberti al Whistle irlandese e Gabriele Girlanda al banjo.

Da poco è uscito il primo loro videoclip ufficiale della nota canzone folk “Finnegan’s wake” e diretto da Marco Lui. Nel 2020 è uscito invece il secondo album dei Patricks dal titolo “Rocky road to Ireland” e prodotto da un’etichetta discografica bussolenghese “Maxy sound di Max Titi”. Abbiamo parlato dunque con Margot che ci racconta alcune curiosità sui Patricks, sul loro ultimo il videoclip e non solo.

Intervista a Margot Zanetti

Ciao Margot, grazie per l’intervista e benvenuta su itBussolengo. Innanzitutto ti faccio i miei complimenti, perché hai davvero una bellissima voce. Mi racconti come ti sei approcciata alla musica per la prima volta? 

Ciao! Innanzitutto ti ringrazio, anche per l’opportunità ed il tuo interesse, senz’altro lusinghieri. Mi sono approcciata alla musica alle elementari, quando mia madre decise di provare a farmi partecipare alle selezioni dello Zecchino D’Oro. Non arrivai in finale ma, visti i feedback positivi, iniziai a prestare più attenzione a tutto ciò che era musica. Per cantare serve molta preparazione, che all’epoca non avevo. Mi approcciai seriamente allo studio della musica alle medie, dove il mio professore di tale materia mi indicò delle selezioni… solo che erano per il coro delle voci bianche dell’Arena! Passai, e da lì iniziarono anni di prove e studio di canto lirico. Lasciai per la mole di impegno che il liceo comportava, ma non mollai la musica. Mi iscrissi all’Accademia di Musica Moderna, dove ho avuto l’opportunità di spaziare generi diversi e un ottimo insegnante di canto.

L’approccio alla musica folk

Da diversi anni sei la cantante del gruppo irish-folk de “I Patricks”. Mi racconti alcune curiosità su questo gruppo e cosa ti ha portato ad approcciarti proprio alla musica folk? 

La storia è meno romantica di quanto potrebbe sembrare. Mi ero appena laureata alla magistrale e la musica mi mancava da morire. Un’amica mi portò ad un loro concerto, suggerendomi che mi avrebbe visto bene come loro cantante. Mi misi a ridere. “Io ascolto metal, cosa c’entro con l’irish folk?”. Ma mi piacquero. E scattò l’amore quando, al loro tavolo, dopo il concerto, ci fu uno scambio di battute: “La verità è che ci serve una cantante!”- “hem, io ho studiato canto…. Ma ho sempre avuto band metal” – “perfetto, in fondo siamo metallari anche noi, vieni a fare un provino!”.

Ovviamente, il provino andò bene. Ed oltre che a degli appassionati musicisti, ho trovato una vera e propria seconda famiglia. Quindi direi proprio che è stata questa amicizia e stima nei loro confronti a farmi avvicinare al folk. Che noi puntualmente “rockettiamo” un po’. È un genere che parla di storie di vita, di sentimenti aulici come delle azioni più volgari. È semplicemente umano a 360 gradi!

I Patricks sono un gruppo nato ben prima del mio arrivo e che ha visto negli anni qualche cambiamento tra i suoi membri. Avevano già performato in decine di concerti, alcuni anche parecchio importanti. Siamo delle personalità molto forti e molto diverse ma che quando si incastrano bene creano un mix esplosivo!

Margot Zanetti – Il videoclip Finnegan’s Wake

Il mese scorso è stato pubblicato il primo vostro videoclip ovvero “Finnegan’s wake”. Mi racconti come mai avete scelto proprio questo brano e com’è stato girare il videoclip? 

L’anno scorso, il 2020 della pandemia, è uscito il nostro secondo album “Rocky Road to Ireland”, prodotto dall’etichetta discografica Maxy Sound di Max Titi (etichetta proprio bussolenghese!). Avevamo un fantastico tour già in programma, ma il Covid ha stroncato i nostri piani, così come quelli di tutto il mondo artistico. Abbiamo allora voluto cercare un modo per rimarcare la nostra presenza, salendo un altro scalino. Così abbiamo deciso di tirare fuori uno dei nostri sogni nel cassetto e fare un videoclip.

Scegliere il brano per un videoclip richiede di mettere assieme diverse istanze. Non puoi semplicemente fare il video della tua canzone preferita, ammesso che a tutta la band piaccia la stessa… cosa impossibile! Abbiamo scelto una canzone che rappresentasse il nostro sound e al contempo mettesse in scena con uno spirito allegro e ironico uno spaccato della vita irlandese, in modo da poterla far rivivere attraverso il nostro stesso videoclip” Finnegan’s Wake narra infatti la storia di Tim Finnegan, della sua comunità… e del suo problemino con l’alcol. Girare il videoclip è stato estremamente divertente! Dopo lo stress dei mesi di preparazione e organizzazione, arrivare a girare è stato gratificante. Avevamo anche il supporto di bravi attori e amici/comparse, che non hanno mancato di rendere tutto ancora più piacevole.

Finnegan’s Wake – collaborazioni importanti

A dirigere il videoclip è stato Marco Lui, com’è stato lavorare con lui? 

Marco è davvero un grande professionista. Siamo stati messi in contatto con lui dal nostro produttore Max Titi, ormai diventato una figura molto importante per la nostra crescita. Si vede immediatamente quando una persona è competente a appassionata del suo lavoro e noi siamo stati fortunati. Marco Lui ha saputo facilmente dissipare dubbi così come ha risolto molto in fretta alcuni nostri momenti di agitazione durante le riprese. È stato presente anche prima e dopo la giornata di riprese, per aiutarci ad avere il miglior prodotto possibile. Infatti stiamo pianificando di lavorare ancora con lui, se ci sarà la possibilità.

Margot Zanetti e i Patricks ovvero i progetti futuri

Una domanda che mi piace fare ad ogni intervista. Quali sono i vostri prossimi progetti? 

Stiamo facendo del nostro meglio per sfruttare questo momento di stop. Stiamo pianificando il prossimo video con Marco Lui, partecipando ad alcuni contest, uno anche molto importante. Ci manca da morire suonare, andare in sala prove, fare concerti, stare con le persone e vederle divertirsi ai nostri concerti. Speriamo che questo lavoro più da “backoffice”, ci permetta di avere ancora più occasioni per future esibizioni live.